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Numero 35 - Giugno 2020

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Concentrarsi sulla Riapertura

Di Renzo Radice

Preparare Dufry alla fase di ripresa è ora la principale area di interesse dell'azienda. In questa intervista con il CEO di Dufry, Julián Díaz, affrontiamo le principali esigenze future dell'azienda e il modo in cui Dufry sta modificando la sua struttura, le attività e le procedure per adattarsi alla nuova realtà.

Qual è l'obiettivo della nuova organizzazione del Gruppo che abbiamo annunciato qualche settimana fa e come supporterà la fase di ripresa?

L'obiettivo principale della nuova organizzazione è quello di pensare e di adattarsi al tipo di azienda che dovremo creare durante e dopo la fase di ripresa.

Ora che i negozi iniziano a riaprire, ci troveremo sicuramente ad affrontare condizioni di mercato e di operatività diverse rispetto a prima della crisi. Inoltre, la fase di ripresa sarà molto dinamica, con sviluppi diversi nelle diverse sedi contemporaneamente. Ciò significa che dobbiamo essere molto flessibili e agili per adattarci rapidamente a queste esigenze specifiche e promuovere le vendite il più possibile in ogni singolo negozio. La nuova organizzazione ci permette di prendere decisioni in tempi rapidi e quindi di rispondere meglio alle esigenze locali delle singole attività, competenze che saranno utili e di supporto all'azienda anche in futuro.

Abbiamo creato il Protocollo di riapertura del Gruppo con uno scenario dettagliato per ogni singolo negozio. Come procede l'implementazione nei negozi e nelle sedi che hanno già riaperto?

Quello che stiamo vedendo attualmente è che a partire da luglio e agosto ci sarà un numero considerevole di voli che verranno ripristinati e che a giugno i collegamenti aerei sono già ripresi in modo considerevole rispetto ad aprile e maggio. Per noi questo significa che nelle prossime settimane dovremo essere pronti a riaprire i negozi, località per località, e che entro la fine di giugno dovremmo raggiungere il livello di 700 negozi aperti. Questo numero aumenterà ulteriormente nel mese di luglio e la previsione attuale è di avere 935 negozi operativi alla fine di luglio. Dal punto di vista delle vendite, ciò implicherebbe il potenziale di generare circa il 40% delle vendite a fine giugno e il 60% delle vendite entro la fine di luglio, rispetto ai rispettivi mesi del 2019. Pertanto, l'implementazione dei protocolli stabiliti è fondamentale per il raggiungimento di questi livelli di prestazioni. E con protocolli, mi riferisco sia al protocollo di riapertura, ma anche alle iniziative per la salute e la sicurezza, che nel complesso proteggeranno i nostri dipendenti e i nostri clienti e, allo stesso tempo, incrementeranno le vendite.

Come prevede che si verificherà la ripresa, ora che un numero maggiore di paesi ha eliminato o sta eliminando le restrizioni sui viaggi?

Ci sono molti collegamenti aerei in corso di reintroduzione o appena annunciati, che seguono il modello previsto di offrire inizialmente destinazioni nazionali nei paesi più grandi. Un ulteriore segnale positivo è che anche a livello regionale, all'interno dello stesso continente, i collegamenti aerei sono in costante aumento a seguito degli accordi di diversi governi di abolire le restrizioni sui viaggi a giugno o all'inizio di luglio e agosto. Soprattutto in Europa, questa tendenza è fondamentale per far sì che le vendite duty-free si aggiungano a qualsiasi offerta duty-paid che possiamo fornire. Infine, sembra anche che i voli intercontinentali potrebbero riprendere già ad agosto o settembre e quindi più velocemente del previsto. Oggi si tratta più di capire come, ad esempio, gli Stati Uniti, la Cina e qualche altro paese asiatico elimineranno le restrizioni sui viaggi, piuttosto che la zona europea, visto che qui la riapertura è già in corso.

Abbiamo già alcune prime indicazioni su come sta andando l'attività?

È ancora molto presto fare una valutazione in questa fase, poiché i livelli di vendita sono ovviamente ancora molto bassi. Tuttavia, vediamo un trend positivo di vendite in accelerazione a giugno rispetto ad aprile e maggio, e questo è importante, in quanto conferma la volontà del pubblico di iniziare a volare e di visitare altri paesi non appena la situazione lo permetterà. Sembra addirittura che la spesa per passeggero sia superiore ai livelli di prima delle crisi, ma questo deve ancora essere confermato.

Quali sono secondo Lei i requisiti o i passi più importanti per la riuscita della fase di ripresa, sia dal punto di vista aziendale che ambientale?

Dal punto di vista ambientale, stiamo attualmente puntando nella giusta direzione, poiché l'elemento chiave è senza dubbio l'abolizione delle restrizioni sui viaggi, compresa l'apertura delle frontiere, nonché lo sviluppo di norme sanitarie straordinarie, come ad esempio i requisiti per la quarantena. Il secondo elemento è la facilitazione dei collegamenti aerei verso le destinazioni più importanti dal punto di vista commerciale e turistico. Internamente e dal punto di vista aziendale, dobbiamo essere pronti in qualsiasi momento, in modo da poter riaprire i nostri negozi e servire i clienti in modo rapido. In questo contesto, l'implementazione della nuova struttura è l'elemento fondamentale, poiché dobbiamo adattare l'organizzazione aziendale, nonché i processi e le procedure, alle diverse dimensioni e alla complessità dell'azienda che siamo oggi.

Ci sono dei confronti che si possono fare con le fasi di ripresa delle crisi precedenti?

La crisi di oggi è sicuramente unica nel suo genere per la sua portata di impatto a livello globale, che non ha precedenti. Non si era mai visto prima d'ora che la maggior parte degli aeroporti fosse chiusa o con pochissimi collegamenti aerei. Le crisi precedenti hanno avuto un carattere più regionale o locale, o sono state determinate da periodi di recessione economica, ma non abbiamo mai avuto livelli di passeggeri così ridotti come quelli visti di recente. Tuttavia, per quanto riguarda le soluzioni e le lezioni apprese, queste sono assolutamente paragonabili alle crisi del passato. La protezione dei contanti e della liquidità, la riduzione dei costi fissi e anche l'aumento della flessibilità adattando l'azienda alle nuove circostanze sono state le stesse sfide che vediamo oggi, anche se su scala più ridotta.

Ritiene che alcuni dei nostri concorrenti potrebbero avere maggiori difficoltà a rimanere operativi e quindi potrebbero sorgere opportunità di acquisizioni?

È ancora presto per dirlo, in quanto dipenderà dalla velocità con cui avverrà la ripresa, ma non possiamo escludere che alcuni concorrenti avranno problemi operativi o problemi di solidità finanziaria. In ogni caso, Dufry continuerà a svolgere un ruolo importante nel settore, come abbiamo fatto finora, e se si presenteranno opportunità di ottenere nuove concessioni o di rilevare alcune aziende, cercheremo di trarne il massimo beneficio possibile.

Quali sono i messaggi chiave che desidera condividere con i nostri colleghi in questo momento?

Credo sia importante capire che nel breve e medio termine l'incertezza sull'andamento aziendale rimarrà e che dovremo adattarci rapidamente alle rispettive esigenze. Ma voglio anche chiarire e rassicurare tutti i nostri colleghi che a lungo termine il settore del travel retail in generale, e Dufry in particolare, hanno una notevole resilienza, sia dal punto di vista operativo che finanziario.

Attualmente, stiamo vivendo una fase in cui devono essere prese decisioni difficili per adattare l'azienda alle nuove esigenze e alla realtà rispetto ai volumi di vendita e alla complessità. Purtroppo, questo adeguamento, che è determinato da un fattore esterno, non può essere evitato ed è necessario per preservare la resilienza dell'azienda in futuro. Un processo molto impegnativo sia dal punto di vista organizzativo che emotivo, che richiede la piena concentrazione e dedizione dei team di gestione e di tutti i nostri colleghi.

Tuttavia, è altrettanto importante per me rassicurarvi e desidero sottolinearlo che c'è una luce alla fine del tunnel. Guardando i flussi di notizie giornaliere, possiamo vedere segnali positivi e nuove informazioni che indicano l'abolizione delle restrizioni e la ripresa dei collegamenti aerei. Sul piano interno, con i proprietari e i fornitori le discussioni si stanno ora concentrando sulla riapertura dei negozi, su come attirare i clienti e su come accelerare le vendite. Tutto questo è motivante e proiettato verso il futuro con uno spirito più positivo, che è un importante fattore di successo.

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